venerdì 8 febbraio 2013

Biodizionari in pdf stampabili

Buongiorno a tutti!!!

Oggi vi posterò un po' di link dove trovare dei biodizionari stampabili da poter portare con voi quando andate a fare la spesa:

Biodizionario officina naturae: ovviamente non è completo come quello di Fabrizio Zago, ma può dare un'ottima mano e soprattutto si tratta di poche pagine.

Biodizionario Fabrizio Zago A-KBiodizionario Fabrizio Zago L-SBiodizionario Fabrizio Zago T-1...9: il biodizionario stampabile (anche se sono un sacco di pagine, quindi non proprio da borsetta...) preso dal sito www.biodizionario.it con tutti gli ingredienti e corrispondenti pallini indicativi di pericolosità/biodegradabilità.

Inoltre voglio consigliare a chi è alle prime armi questa piccola guida data da Lola sul suo forum http://lola.mondoweb.net/:

Per chi si fosse appena avvicinato alla cosmesi eco-bio, un piccolo elenco delle sostanze che meno ci piacciono!
-petrolatum (occlusivo, non dermocompatibile)
-paraffinum liquidum (occlusivo, non dermocompatibile)
-tutte le cose che finiscono in -thicone oppure -siloxane: sono siliconi (non dermocompatibili, difficili da lavare via)

-tutti i numeri dispari con la C davanti (es. c12-15 alkyl benzoate, derivazione sintetica)

-i PEG e PPG (emulsionanti etossilati) -i DEA, MEA, TEA, MIPA (aggressivi sula pelle; possibile formazione di nitrosoamine)
-l'EDTA (es. tetrasodium EDTA; inquinanti per le acque)

-il carbomer assieme a radici quali crosspolymer o acrylate(s) o styrene o copolymer o nylon (sintetico, inquinante)

-la triethanolamine (possibile formazione di nitrosoamine)

-il triclosan (antibatterico molto penetrante)

- DMDM hydantoin, imidazolidinyl urea, diazolidinyl urea, formaldheyde, sodium hydroxymethylglycinate (conservanti cessori di formaldeide)
 
- methylchloroisothiazolinone, methylisothiazolinone, (conservanti allergenici)
-chlorexidine -nonoxynol o poloxamer (sintetici)
-tutte le parole che contengono iso- (sintetico)

-i -trimonium e i -dimonium (inquinanti delle acque), come anche i glycol (solventi aggressivi sulla pelle, sintetici).

Spero che vi possano tornare utili! 

Buona giornata,

Vale =)

mercoledì 6 febbraio 2013

Parliamo di SLES e SLS

Gli SLES e gli SLS sono dei tensioattivi, cioè sostanze necessarie per diminuire l'adesione delle particelle di sporco e di grasso in eccesso permettendone così la rimozione con l'acqua.

Il Sodium Laureth Sulfate (SLES) ha un valore di aggressività poco superiore a 350 ed è il tensioattivo più usato perchè è economico, fa molta schiuma, non è troppo aggressivo (come solitamente si pensa) e addensa facilmente in presenza di sali.Sul biodizionario si trova a pallino giallo: come spiega Fabrizio Zago sul forum del biodizionario (Promiseland) in teoria avrebbe dovuto essere rosso perché contiene una parte sintetica, ma Fabrizio Zago ha pensato di promuoverlo a causa dell'ingiusta campagna diffamatoria che l'ingrediente ha subito da sempre (cioè che è cancerogeno, cosa non vera e appurata dopo tantissimi esperimenti fatti).
Quindi il Sodium Laureth Sulfate è sgrassante, ma per essere meno aggressivo viene solitamente controbilanciato da una betaina o da un cocoanfodiacetato (cioè del sale). Nell'INCI dobbiamo trovare, dunque, lo SLES prima e il SALE dopo per avere un prodotto formulato bene.
ES: SODIUM LAURETH SULFATE; SODIUM COCETH SULFATE; SODIUM MIRETH SULFATE; SODIUM PARETH SULFATE 

Il Sodium Lauryl Sulfate (SLS) può essere del tutto di origine vegetale ma ha un valore di aggressività di circa 500. Ha un pallino verde nel biodizionario perchè è completamente biodegradabile, ma è più aggressivo degli SLES e può creare irritazioni.
ES: SODIUM LAURYL SULFATE; AMMONIUM LAURYL SULFATE

Il Sodium Lauroyl Sarcosinate non rientra nè negli SLES nè negli SLS ed è un tensioattivo molto delicato (aggressività sul 70).
ES: SODIUM LAUROYL SARCOSINATE; SODIUM LAUROYL GLUTAMATE

Spero che questo riassunto possa chiarire le idee e indurvi a fare OCCHIO ALL'ETICHETTA! =)

Vale

martedì 5 febbraio 2013

La storia dei cosmetici


Ingredienti da evitare

Gli ingredienti ai quali bisogna fare veramente attenzione sono: siliconi, parabeni e petrolati

Andiamo con ordine.

SILICONI: ce ne sono di diversi tipi come ad esempio dimethicone e cyclomethicone (finiscono tutti in -one). Si tratta di molecole artificiali e non biodegradabili che hanno lo scopo di rendere le creme e i fondotinta più spalmabili e setosi, e gli shampoo più lucidanti poichè creano una guaina lucida intorno al capello che lo fanno sembrare sano, cosa che non è. 

PARABENI: sono conservanti chimici usati un po' dappertutto. I francesi li hanno vietati in quanto ritenuti cancerogeni. Nel resto d'Europa, per ora, sono ammessi con una legge che ne regolamenta la quantità. I nomi indicati nell'INCI sono methylparaben, ethylparaben, propylparaben, isobutylparaben, butylparaben e benzylparaben

PETROLATI: come si può intuire dal nome stesso, si tratta di derivati del petrolio che formano sulla pelle un film (una sorta di patina/pellicola) occlusivo che impedisce alla pelle di respirare. Sono riportati negli ingredienti con la nomenclatura di Petrolatum, Paraffinum Liquidum e Mineral Oil e li possiamo trovare persino nei prodotti per i bambini. Oltre ad essere dannosi per la salute (dal 2004 sono classificati dalla normativa europea come "potenzialmente cancerogeni" e le case produttrici di cosmetici possono usarli solo in determinati quantitativi), fanno male anche all'ambiente. Il loro apparente effetto idratante viene sostituito nella cosmetica eco-bio con diversi oli di origine naturale che sono ottimi per la nostra pelle.

lunedì 4 febbraio 2013

Analizzare gli ingredienti

Il primo passo da fare per iniziare a prendere confidenza con l'INCI è quello di utilizzare un dizionario per capire quali sono gli ingredienti dannosi e quali no.

Per fare questo ci viene in aiuto il Biodizionario: sito in italiano che ci dà la possibilità di inserire, in alto alla pagina, l'ingrediente che vogliamo cercare e che ci dà come risultato dei pallini verdi, gialli o rossi a seconda della sinteticità o dannosità. 

Se siete pratici con l'inglese, potete consultare il sito Skin Deep che vi permette di cercare gli ingredienti che vi interessano e dà loro un punteggio da 0 (sicurissimo) a 10 (aiuto!!!!) a destra; se cliccate sull'ingrediente vi elenca anche le funzioni, i sinonimi e i vari studi a riguardo.

Che dire, buona ricerca con flaconi alla mano! =)

Cos'è un INCI

Con l'acronimo INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) si indica l'etichetta sulla quale sono scritti i diversi ingredienti del prodotto cosmetico. Viene usata in tutti gli stati membri dell’UE, così come in molti altri paesi nel mondo, tra cui ad esempio USA, Russia, Brasile, Canada e Sudafrica.

Dal 1997 è obbligatorio che ogni cosmetico immesso sul mercato riporti sulla confezione l'elenco degli ingredienti in esso contenuti.

Gli ingredienti vengono scritti in ordine decrescente di concentrazione in base a come è stato formulato il prodotto. Al primo posto si indica l'ingrediente contenuto in percentuale più alta, a seguire gli altri, fino a quello contenuto in percentuale più bassa. Al di sotto dell'1% gli ingredienti possono essere indicati in ordine sparso.

L'INCI contiene alcuni termini in latino e altri in inglese; nel caso dei coloranti si utilizzano le numerazioni secondo il Colour Index (es. CI 45430).

Lo scopo dell'INCI è quello di tutelare il consumatore: ad esempio permette alle persone allergiche di identificare facilmente la presenza della sostanza alla quale sono allergici (in qualsiasi parte del mondo) prima di utilizzare il prodotto.

Eccomi qui!

Buongiorno a tutti!

Eccomi qui ad intraprendere questa nuova avventura!

La mie passioni per l'eco-bio e lo "spignatto" mi hanno portato a creare questo blog. In realtà ogni volta che esco con amici finisce sempre che la metà della serata la passo ad analizzare i cosmetici che le mie amiche hanno in borsetta, oppure a consigliare loro che shampoo possono comprare al supermercato. Così adesso spero di potermi salvare le serate dicendo loro: "andate a guardare cosa ho scritto recentemente sul blog e non rompete più le scatole =P!".

Scherzi a parte, da un annetto mi sono affacciata al mondo della creazione di cosmetici in casa: il cosiddetto "spignatto" =)!
Acquistando le materie prime principalmente da siti on line è possibile creare tutto quello che ci serve in casa nostra, spendendo la metà (o forse anche meno) di quello che spenderemmo comprando tutto al supermercato o in farmacia e soprattutto creando dei prodotti eccellenti!
So che può sembrare assurdo, ma tutto questo è possibile!

Con questo blog, però, vorrei raccogliere informazioni utili per le persone che hanno voglia di capire cosa c'è scritto sulle etichette dei prodotti leggendo i famosi ingredienti (in "gergo tecnico" INCI).

Purtroppo viviamo in un mondo frenetico, sommerso da pubblicità di ogni genere e difficilmente chi va al supermercato si mette a leggere le etichette dei bagnoschiuma o delle creme per capire se fanno ciò che realmente promettono o se sono dannose per la nostra pelle e per l'ambiente! Così, la maggior parte delle volte si rimane delusi da ciò che acquistiamo, e magari dopo aver speso non pochi soldini!

Imparando a capire cosa c'è scritto in un INCI si può evitare tutto ciò e scoprire un mondo tutto nuovo!

Detto questo, spero di essere all'altezza di dare consigli utili e di impararne anche di nuovi!

Buona giornata a tutti e mi raccomando, OCCHIO ALL'ETICHETTA! =)

Vale